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Aggiornamento BEI - valore limite del monitoraggio biologico del CROMO nelle urine

  • Immagine del redattore: Giuliano Turrina
    Giuliano Turrina
  • 14 giu 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 25 mar


Introduzione

Il monitoraggio biologico del cromo nelle urine rappresenta uno strumento fondamentale per valutare l'esposizione a questo metallo e per garantire la salute dei lavoratori e della popolazione generale. Le linee guida emesse dall'Associazione delle Commissioni Interstatali per l'Igiene del Lavoro (ACGIH) dal 2021 hanno eliminato il valore limite di riferimento per la popolazione lavorativa (esposti) e ora indicano solamente il SIVR (valore limite di riferimento della popolazione generale) per il monitoraggio biologico del cromo nelle urine, presentando quindi un limite che da 25 microgrammi/litro passa a 0,7 microgrammi/litro nelle urine a fine turno, fine settimana lavorativa (seppur come detto riferito a due popolazioni differenti).


Medico competente - Medicina del lavoro

Il cromo e la sua tossicità

Il cromo è un elemento chimico presente in diverse forme, tra cui il cromo trivalente (Cr III) e il cromo esavalente (Cr VI). Il Cr III è una forma meno tossica e viene considerato essenziale per il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e delle proteine. D'altra parte, il Cr VI è noto per la sua elevata tossicità e può causare gravi danni alla salute umana. È stato dimostrato che l'esposizione a lungo termine al Cr VI può causare danni polmonari, danni ai reni, irritazione e ulcere della pelle, nonché un aumentato rischio di sviluppare tumori polmonari e dei seni paranasali.


- ACGIH TLV AND BEI (2020) -

Medicina del lavoro

Il monitoraggio biologico del cromo nelle urine


Il monitoraggio biologico del cromo nelle urine è un metodo diagnostico affidabile per valutare l'esposizione occupazionale e ambientale a questo metallo.

La concentrazione di cromo nelle urine riflette l'assorbimento, il metabolismo e l'eliminazione del metallo dall'organismo. Un aumento significativo della concentrazione di cromo nelle urine può indicare un'elevata esposizione occupazionale o ambientale e la necessità di adottare misure di prevenzione.


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- ACGIH TLV AND BEI (2021) -

Medico competente


Il cambiamento del valore limite secondo le linee guida ACGIH


Le recenti linee guida ACGIH hanno stabilito un cambiamento significativo nel valore limite di riferimento per il monitoraggio biologico del cromo nelle urine. In precedenza, il valore limite era fissato a 25 microgrammi/litro per i lavoratori esposti, mentre per la popolazione generale non erano disponibili specifiche raccomandazioni.



Conclusioni


Non sono ancora state espresse chiare posizioni in merito ai valori da tenere in considerazione.

La decisione di non esporre il valore limite degli esposti potrebbe indicare la volontà da parte delle associazioni di ricerca di suggerire un valore il più possibile conservativo, dall'altra potrebbe indicare che persiste ancora una certa riserva nell'esprimersi in maniera così netta su dei cambi così rilevanti di valori limite.

A mio avviso è necessario tenere in considerazione il valore limite per la popolazione generale per comprendere quanto può incidere l'esposizione della vita quotidiana nel monitoraggio biologico.

Oltre a quest'ultimo per valutare in modo consapevole i livelli di esposizione dei lavoratori è importante considerare in toto anche i dati della sorveglianza sanitaria e il monitoraggio ambientale eseguito con regolarità negli ambienti di lavoro.



Dott. Giuliano Turrina

Medico del lavoro - Medico Competente



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