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Vaccinazioni in ambito lavorativo in Italia (2025): obblighi, categorie a rischio e cosa prevede la legge

  • Immagine del redattore: Giuliano Turrina
    Giuliano Turrina
  • 10 minuti fa
  • Tempo di lettura: 7 min

Quadro normativo essenziale

  • Testo Unico Sicurezza (D.Lgs. 81/2008, art. 279). Se dalla valutazione dei rischi emerge un’esposizione ad agenti biologici, il datore di lavoro deve mettere a disposizione vaccini efficaci per i lavoratori non immuni, su parere del medico competente; è prevista anche la possibilità di allontanamento temporaneo dalla mansione a rischio.

  • Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025. Oltre al calendario per età, definisce le vaccinazioni raccomandate per soggetti a rischio per esposizione professionale, precisando che si tratta di “offerta attiva con oneri a carico del datore di lavoro” quando il rischio deriva dall’attività lavorativa.

  • Antitetanica: obbligo di legge per alcune mansioni. La L. 292/1963 (e relativo regolamento DPR 1301/1965) rende obbligatoria l’antitetanica per specifiche categorie di lavoratori (es. agricoli, edilizia, metalmeccanici, addetti a immondizie, ferrovie, asfaltisti, ecc.).

  • COVID-19 nelle professioni sanitarie. L’obbligo straordinario per gli operatori sanitari introdotto nel 2021 è cessato dal 1° novembre 2022 (DL 162/2022). Oggi l’anti-COVID rientra nella normale logica di raccomandazione/valutazione del rischio.

vaccinazioni obbligatorie a lavoro - medico del lavoro verona
In pratica: solo l’antitetanica è un obbligo “per legge” per determinate mansioni; per il resto, le vaccinazioni diventano necessarie/obbligatorie in azienda quando la valutazione dei rischi (art. 279) e il PNPV le indicano per quella specifica esposizione.

Vaccini obbligatori per legge (mansioni specifiche)

Antitetanica (T) – Obbligatoria per categorie esposte a ferite/contaminazione del suolo o materiali sporchi: lavoratori agricoli e zootecnici, edilizia, ferrovie, asfaltisti, metallurgici/metalmeccanici, lavoratori del legno, addetti a immondizie, cantonieri/stradini, minatori, conciatori, ecc. (elenco completo nella norma). Richiami secondo calendario (tipicamente decennali, come per la popolazione generale).


Vaccini resi necessari dal rischio professionale (offerta attiva a carico dell’azienda)

Il PNPV 2023-2025 elenca le vaccinazioni da offrire ai soggetti a rischio per esposizione professionale. Di seguito le principali, con esempi di categorie:

1) Sanità e socio-sanitario (ospedali, RSA, territorio)

  • Epatite B (HBV) – obbligo di offerta attiva; verificare siero-conversione (anti-HBs) e gestire i non responder.

  • Influenza (annuale).

  • dTpa (difterite-tetano-pertosse) – con attenzione alla protezione del neonato nei percorsi nascita.

  • MPR (morbillo-parotite-rosolia) e Varicella – per suscettibili, con programmi attivi per operatori sanitari.

  • BCG (antitubercolare) – solo in contesti a alto rischio TB (laboratori TB, reparti ad altissima esposizione, ecc.), secondo DPR 465/2001 e valutazione rischio ex D.Lgs. 81/08.

2) Scuola e servizi all’infanzia

  • MPR e dTpa per operatori scolastici (asili nido in priorità) e figure a contatto con neonati/bambini; Varicella per suscettibili.

3) Rifiuti, fognature, cimiteri, soccorso, forze dell’ordine

  • Epatite A (HAV) – chi lavora in raccolta/smaltimento rifiuti, liquami, strutture laboratoristiche o con primati.

  • Epatite B (HBV) – addetti cimiteriali, soccorso e trasporto infortunati/infermi, pronto soccorso aziendale, processazione emoderivati, forze dell’ordine e corpi di soccorso, personale sanitario neoassunto, studenti area sanitaria, tatuatori/body piercer, assistenza a soggetti fragili, aree ad alta endemia di HBV.

  • Influenza (annuale) e dTpa secondo status.

4) Laboratori/stabulari, veterinari e contatto con animali

  • Rabbia (pre-esposizione) – laboratoristi sul virus, veterinari, biologi, stabulari, canili, altri a contatto con animali potenzialmente infetti.

5) Forestali, addetti in aree endemiche per zecche

  • TBE (encefalite da zecca) – raccomandata per lavoratori professionalmente esposti in zone endemiche (contadini, corpo forestale, militari, volontari soccorso alpino, protezione civile).

Nota: il PNPV inquadra queste vaccinazioni come “offerta attiva con oneri a carico del datore di lavoro” quando derivano da esposizione professionale.


Categoria lavorativa

Vaccini principali da valutare

Sanitari e socio-sanitari

HBV (con controllo anti-HBs), Influenza (annuale), dTpa (richiami), MPR, Varicella; BCG in contesti ad alto rischio TB

Scuole/asili nido

MPR; dTpa (richiami); Varicella per suscettibili

Rifiuti/liquami/fognature

HAV; dTpa; (HBV per profili specifici)

Cimiteri, soccorso, forze dell’ordine

HBV; Influenza; dTpa

Laboratori/stabulari, veterinari

Rabbia (pre-esposizione); HBV se rischio biologici ematici

Forestali/aree con zecche

TBE; dTpa secondo stato

Tatuatori/Body piercer

HBV

Edilizia, metalmeccanici, agricoli, rifiuti, ferrovie, asfaltisti

Antitetanica obbligatoria per legge + dTpa secondo calendario



Chi paga, come si gestisce, cosa succede se rifiuto

  • Costi: per vaccinazioni determinate da rischio professionale, l’offerta è attiva e a carico del datore di lavoro (PNPV 2023-2025).

  • Ruolo del medico competente: definisce (alla luce della valutazione dei rischi) indicazioni vaccinali, verifica coperture, gestisce siero-controlli (es. anti-HBs) e idoneità alla mansione.

  • Consenso informato e rifiuto: l’art. 279 prevede la messa a disposizione del vaccino e, ove necessario, l’allontanamento temporaneo del lavoratore dalla mansione a rischio; il medico competente valuta l’idoneità e può proporre limitazioni/cambio compito.

  • Documentazione e privacy: lo stato vaccinale rientra nella cartella sanitaria e di rischio gestita dal medico competente (art. 41/279 TUSSL), nel rispetto della riservatezza; all’azienda arrivano solo giudizi di idoneità. (Rimando al TUSSL Titolo X per i riferimenti).


Focus sanità: schema rapido raccomandazioni

  • HBV: completare ciclo e verifica anti-HBs (gestione non responder prevista).

  • Influenza: annuale.

  • dTpa: richiamo periodico con attenzione ai percorsi nascita.

  • MPR/Varicella: 2 dosi per suscettibili.

  • BCG: solo contesti ad alto rischio TB.


FAQ

Quali vaccini sono davvero “obbligatori” sul lavoro?

Per legge nazionale, l’antitetanica per specifiche categorie (agricoltura, edilizia, metalmeccanici, rifiuti, ecc.). Gli altri vaccini diventano necessari/obbligatori in azienda quando previsti dalla valutazione dei rischi (art. 279) e dal PNPV per esposizione professionale.


Chi paga i vaccini per motivi di lavoro?

Quando il rischio deriva dall’attività lavorativa, si tratta di offerta attiva a carico del datore di lavoro (PNPV 2023-2025).


Un lavoratore può rifiutare la vaccinazione?

Il medico competente informa su benefici/controindicazioni; in caso di rifiuto, può essere disposto l’allontanamento dalla mansione a rischio o limitazioni, per tutelare lavoratore e terzi.

L’obbligo COVID per sanitari è ancora in vigore?

No. È cessato dal 1/11/2022; oggi si applica la normale logica di raccomandazione in base al rischio.


Esistono indicazioni specifiche per forestali/zecche?

Sì: in aree endemiche si raccomanda il vaccino TBE per i lavoratori professionalmente esposti.


Come applicare correttamente in azienda (check-list operativa)

  1. Aggiorna il Documento di Valutazione dei Rischi con il medico competente.

  2. Incrocia i rischi individuati con le tabelle PNPV per esposizione professionale.

  3. Prepara un piano vaccinale aziendale (offerta attiva, gratuità, call back, registri).

  4. Per HBV: test anticorpali post-ciclo e gestione non responder.

  5. Gestisci idoneità e mansione se c’è rifiuto o controindicazione.


Fonti:

  • D.Lgs. 81/2008, art. 279 – Prevenzione e controllo. Gazzetta Ufficiale. Gazzetta Ufficiale

  • PNPV 2023-2025 – capitolo “Soggetti a rischio per esposizione professionale”. (incl. pagine con HAV/HBV, Influenza, TBE, MPR, dTpa, BCG, Rabbia, Varicella; e paragrafo “offerta attiva e oneri a carico del datore di lavoro”). Quotidiano Sanità+2Quotidiano Sanità+2

  • Antitetanica obbligatoria per categorie di lavoratori. L. 292/1963 e DPR 1301/1965. Gazzetta Ufficiale+1

  • Cessazione obbligo COVID-19 per operatori sanitari. DL 162/2022. EpiCentro

  • ISS – EpiCentro: PNPV 2023-2025 e gruppi a rischio. EpiCentro+1


Conclusione

In Italia l’obbligo legale generalizzato riguarda solo l’antitetanica per alcune mansioni; tutte le altre vaccinazioni “da lavoro” discendono da valutazione del rischio e dal PNPV, con offerta attiva a carico dell’azienda. Per ogni realtà produttiva, la strada corretta è: DVR → medico competente → piano vaccinale aziendale, aggiornato alle linee PNPV 2023-2025.



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