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Immagine del redattoreGiuliano Turrina

PFAS, cosa sono? sono sostanze pericolose?

Cosa sono i PFAS?

I PFAS (Per- and polyfluoroalkyl substances) sono un gruppo di oltre 4.700 sostanze chimiche sintetiche utilizzate in una vasta gamma di prodotti industriali e di consumo.



PFAS


La loro caratteristica principale è la presenza di un legame carbonio-fluoro, uno dei più forti in natura, che conferisce loro proprietà uniche come:


  • Idrorepellenza: Resiste all'acqua e all'umidità.

  • Oleorepellenza: Resiste a oli e grassi.

  • Resistenza termica: Supporta alte temperature.

  • Isolamento elettrico: Non conduce elettricità.

Perché sono pericolosi?

  • Persistenza nell'ambiente: Non si degradano facilmente e possono accumularsi nell'ambiente e negli esseri viventi.

  • Tossicità: Possono causare una serie di problemi di salute, tra cui:

  • Danni al fegato

  • Problemi alla tiroide

  • Aumento del rischio di alcuni tipi di cancro

  • Alterazioni del sistema immunitario

  • Problemi di sviluppo nei bambini

  • Esposizione: Possono entrare nell'organismo attraverso diverse vie:

  • Ingestione: Cibi e acqua contaminati, imballaggi alimentari.

  • Inalazione: Fumi e polveri da siti industriali contaminati.

  • Contatto cutaneo: Prodotti come cosmetici, tessuti trattati e pentole antiaderenti.

Come tutelarsi dai PFAS:

In casa:

  • Limitare l'uso di padelle antiaderenti: Preferire pentole in acciaio inox o ghisa. Se si usano padelle antiaderenti, scegliere quelle senza PFOA (acido perfluorottanico) e PFOS (acido perfluorosolfonico).

  • Ridurre il consumo di cibi processati: Questi cibi possono contenere PFAS utilizzati negli imballaggi.

  • Scegliere prodotti cosmetici e di cura personale privi di PFAS: Cercare la dicitura "Pfas-free" o "senza PFAS" sull'etichetta.

  • Filtrare l'acqua potabile: Se si sospetta una contaminazione da PFAS, utilizzare un filtro per l'acqua certificato per la rimozione di queste sostanze.

Sul posto di lavoro:

  • Se si lavora a contatto con PFAS: Seguire scrupolosamente le procedure di sicurezza aziendali per evitare l'esposizione.

  • Indossare indumenti e dispositivi di protezione adeguati: Guanti, maschere, occhiali protettivi.

  • Sottoporsi a regolari screening medici: Monitorare i livelli di PFAS nel sangue per individuare precocemente eventuali problemi di salute.

In generale:

  • Rimanere informati: Seguire le ultime notizie e le raccomandazioni delle autorità sanitarie e ambientali sui PFAS.

  • Supportare iniziative per la riduzione dell'uso e dello smaltimento dei PFAS: Chiedere alle aziende di utilizzare alternative ai PFAS nei loro prodotti e sostenere politiche che ne limitino la produzione e l'uso.


I PFAS sono sostanze chimiche pericolose che possono avere gravi conseguenze sulla salute umana e sull'ambiente. È importante essere consapevoli dei rischi e adottare misure per ridurre l'esposizione a queste sostanze.


Domande frequenti sui PFAS con risposte:

1. Dove si trovano i PFAS?

I PFAS si trovano in una vasta gamma di ambienti, tra cui:

  • Acqua: Possono contaminare le acque sotterranee e superficiali a causa dello scarico di rifiuti industriali e domestici.

  • Suolo: Possono accumularsi nel terreno a causa dell'uso di fanghi di depurazione e dello smaltimento improprio di rifiuti.

  • Aria: Possono essere rilasciati nell'atmosfera durante la produzione, l'uso e lo smaltimento di prodotti contenenti PFAS.

  • Cibo: Possono entrare nella catena alimentare attraverso l'acqua e il suolo contaminati, nonché attraverso l'imballaggio alimentare.

  • Animali: Possono accumulare PFAS nei loro tessuti mangiando cibo e acqua contaminati.

2. Ci sono PFAS nell'acqua potabile?

Sì, i PFAS possono essere presenti nell'acqua potabile se la fonte è contaminata da acque sotterranee o superficiali. In Italia, diverse regioni hanno rilevato la presenza di PFAS nell'acqua potabile, principalmente in Veneto e Piemonte. È importante che le autorità locali monitorino la qualità dell'acqua e adottino misure per ridurre l'esposizione ai PFAS se necessario.

3. Ci sono PFAS nel cibo?

Sì, i PFAS possono essere presenti nel cibo, principalmente in:

  • Pesce e frutti di mare: Soprattutto quelli provenienti da acque dolci contaminate.

  • Carne e pollame: In particolare fegato e altri organi interni.

  • Uova: Se le galline hanno mangiato cibo contaminato da PFAS.

  • Frutta e verdura: Se coltivate in terreni contaminati.

L'imballaggio alimentare può anche essere una fonte di PFAS, soprattutto per cibi grassi o a lunga conservazione.

4. Ci sono PFAS nei prodotti per la casa e per la cura personale?

Sì, i PFAS possono essere presenti in una varietà di prodotti per la casa e la cura personale, tra cui:

  • Pentole antiaderenti: Rivestimenti che impediscono ai cibi di attaccarsi.

  • Impermeabili: Tessuti e calzature resistenti all'acqua.

  • Schiume antincendio: Per spegnere incendi con maggiore efficacia.

  • Flussi e lubrificanti: Impiegati in macchinari e componenti industriali.

  • Cosmetici: Creme, shampoo e altri prodotti per la cura personale.

  • Imballaggi alimentari: Per conservare più a lungo cibi e bevande.

È importante leggere attentamente le etichette dei prodotti e cercare quelli privi di PFAS o che ne specificano l'assenza.


5. Quali sono i problemi di salute associati ai PFAS?

L'esposizione ai PFAS è stata collegata a una serie di problemi di salute, tra cui:

  • Danni al fegato: Possono interferire con il funzionamento del fegato e aumentare il rischio di malattie epatiche.

  • Problemi alla tiroide: Possono alterare la funzione tiroidea e portare a ipotiroidismo.

  • Aumento del rischio di alcuni tipi di cancro: Studi hanno collegato l'esposizione ai PFAS ad un aumentato rischio di cancro al testicolo, ai reni, al fegato e al seno.

  • Alterazioni del sistema immunitario: Possono indebolire il sistema immunitario e aumentare la suscettibilità alle infezioni.

  • Problemi di sviluppo nei bambini: Possono influenzare la crescita, lo sviluppo neurologico e la riproduzione nei bambini.

Gli effetti dei PFAS sulla salute possono variare a seconda del livello di esposizione, della durata dell'esposizione e dell'età e della salute della persona.


6. I PFAS causano il cancro?

  • Cancro al fegato: Studi hanno rilevato un'associazione tra l'esposizione ai PFAS e un aumentato rischio di cancro al fegato.

  • Cancro al testicolo: Uno studio ha rilevato un raddoppio del rischio di cancro al testicolo nei figli di madri con alti livelli di PFAS nel sangue.

  • Cancro ai reni: Un altro studio ha trovato un'associazione tra l'esposizione ai PFAS e un aumentato rischio di cancro ai reni

  • Cancro al seno: Alcune ricerche suggeriscono un possibile legame tra PFAS e cancro al seno, ma sono necessarie ulteriori conferme.

L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il PFOA (acido perfluorottanico) come "cancerogeno per gli esseri umani" (Gruppo 1) e il PFOS (acido perfluorosolfonico) come "possibile cancerogeno per gli esseri umani" (Gruppo 2B).

È importante sottolineare che la correlazione non implica necessariamente la causazione. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i PFAS causano effettivamente il cancro e per comprendere i meccanismi sottostanti.

7. I PFAS influenzano la fertilità o la gravidanza?

Sì, l'esposizione ai PFAS può influenzare la fertilità e la gravidanza. Studi hanno dimostrato che:

  • Nei maschi: I PFAS possono ridurre la qualità dello sperma e la fertilità.

  • Nelle donne: I PFAS possono aumentare il rischio di aborto spontaneo, parto prematuro e basso peso alla nascita.

L'esposizione ai PFAS durante la gravidanza può anche influenzare lo sviluppo del bambino, portando a problemi neurologici e immunitari.

8. I PFAS influenzano lo sviluppo infantile?

Sì, l'esposizione ai PFAS nei primi anni di vita può influenzare lo sviluppo infantile. Studi hanno dimostrato che:

  • Può rallentare lo sviluppo neurologico: I bambini esposti ai PFAS possono avere difficoltà di apprendimento, memoria e attenzione.

  • Può indebolire il sistema immunitario: I bambini esposti ai PFAS possono essere più suscettibili a infezioni e malattie.

  • Può influenzare la crescita: I bambini esposti ai PFAS possono avere una crescita più lenta e un peso corporeo inferiore.

È importante proteggere i bambini dall'esposizione ai PFAS, soprattutto durante i primi anni di vita quando il loro sistema immunitario e il loro sistema nervoso sono ancora in fase di sviluppo.


9. Come posso purificare l'acqua dai PFAS?

Esistono diversi sistemi di filtrazione che possono rimuovere i PFAS dall'acqua potabile. I più efficaci includono:

  • Filtri a carbone attivo granulari (GAC): Adatti a sistemi domestici e comunali.

  • Scambiatori ionici: Rimo vono i PFAS scambiandoli con altri ioni.

  • Osmosi inversa: Un processo che rimuove una vasta gamma di contaminanti, inclusi i PFAS.

La scelta del miglior sistema di filtrazione dipende dalla specifica situazione e dai livelli di PFAS presenti nell'acqua. È importante consultare un esperto per una valutazione e una raccomandazione personalizzata.

10. Ci sono filtri per l'acqua che rimuovono i PFAS?

Sì, come accennato nella domanda precedente, esistono filtri per l'acqua specifici per la rimozione dei PFAS. È importante scegliere un filtro certificato da enti indipendenti che garantisca l'efficacia contro i PFAS.

11. Esistono alternative ai prodotti che contengono PFAS?

Fortunatamente, per molti prodotti contenenti PFAS esistono alternative più sicure. Ad esempio:

  • Pentole: In acciaio inox, ghisa o ceramica.

  • Impermeabili: Tessuti trattati con PFC-free (privi di fluoruri) o cere naturali.

  • Schiume antincendio: A base di schiuma compressa o di acqua.

  • Cosmetici: Prodotti con ingredienti naturali e certificati "PFAS-free".

  • Imballaggi alimentari: Contenitori in vetro, acciaio o carta certificata.

È importante leggere attentamente le etichette dei prodotti e cercare alternative che non contengano PFAS o ne specifichino l'assenza.


Dr. Giuliano Turrina

Specialista in medicina del lavoro




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