Cosa sono i PFAS?
I PFAS (Per- and polyfluoroalkyl substances) sono un gruppo di oltre 4.700 sostanze chimiche sintetiche utilizzate in una vasta gamma di prodotti industriali e di consumo.
La loro caratteristica principale è la presenza di un legame carbonio-fluoro, uno dei più forti in natura, che conferisce loro proprietà uniche come:
Idrorepellenza: Resiste all'acqua e all'umidità.
Oleorepellenza: Resiste a oli e grassi.
Resistenza termica: Supporta alte temperature.
Isolamento elettrico: Non conduce elettricità.
Perché sono pericolosi?
Persistenza nell'ambiente: Non si degradano facilmente e possono accumularsi nell'ambiente e negli esseri viventi.
Tossicità: Possono causare una serie di problemi di salute, tra cui:
Danni al fegato
Problemi alla tiroide
Aumento del rischio di alcuni tipi di cancro
Alterazioni del sistema immunitario
Problemi di sviluppo nei bambini
Esposizione: Possono entrare nell'organismo attraverso diverse vie:
Ingestione: Cibi e acqua contaminati, imballaggi alimentari.
Inalazione: Fumi e polveri da siti industriali contaminati.
Contatto cutaneo: Prodotti come cosmetici, tessuti trattati e pentole antiaderenti.
Come tutelarsi dai PFAS:
In casa:
Limitare l'uso di padelle antiaderenti: Preferire pentole in acciaio inox o ghisa. Se si usano padelle antiaderenti, scegliere quelle senza PFOA (acido perfluorottanico) e PFOS (acido perfluorosolfonico).
Ridurre il consumo di cibi processati: Questi cibi possono contenere PFAS utilizzati negli imballaggi.
Scegliere prodotti cosmetici e di cura personale privi di PFAS: Cercare la dicitura "Pfas-free" o "senza PFAS" sull'etichetta.
Filtrare l'acqua potabile: Se si sospetta una contaminazione da PFAS, utilizzare un filtro per l'acqua certificato per la rimozione di queste sostanze.
Sul posto di lavoro:
Se si lavora a contatto con PFAS: Seguire scrupolosamente le procedure di sicurezza aziendali per evitare l'esposizione.
Indossare indumenti e dispositivi di protezione adeguati: Guanti, maschere, occhiali protettivi.
Sottoporsi a regolari screening medici: Monitorare i livelli di PFAS nel sangue per individuare precocemente eventuali problemi di salute.
In generale:
Rimanere informati: Seguire le ultime notizie e le raccomandazioni delle autorità sanitarie e ambientali sui PFAS.
Supportare iniziative per la riduzione dell'uso e dello smaltimento dei PFAS: Chiedere alle aziende di utilizzare alternative ai PFAS nei loro prodotti e sostenere politiche che ne limitino la produzione e l'uso.
I PFAS sono sostanze chimiche pericolose che possono avere gravi conseguenze sulla salute umana e sull'ambiente. È importante essere consapevoli dei rischi e adottare misure per ridurre l'esposizione a queste sostanze.
Domande frequenti sui PFAS con risposte:
1. Dove si trovano i PFAS?
I PFAS si trovano in una vasta gamma di ambienti, tra cui:
Acqua: Possono contaminare le acque sotterranee e superficiali a causa dello scarico di rifiuti industriali e domestici.
Suolo: Possono accumularsi nel terreno a causa dell'uso di fanghi di depurazione e dello smaltimento improprio di rifiuti.
Aria: Possono essere rilasciati nell'atmosfera durante la produzione, l'uso e lo smaltimento di prodotti contenenti PFAS.
Cibo: Possono entrare nella catena alimentare attraverso l'acqua e il suolo contaminati, nonché attraverso l'imballaggio alimentare.
Animali: Possono accumulare PFAS nei loro tessuti mangiando cibo e acqua contaminati.
2. Ci sono PFAS nell'acqua potabile?
Sì, i PFAS possono essere presenti nell'acqua potabile se la fonte è contaminata da acque sotterranee o superficiali. In Italia, diverse regioni hanno rilevato la presenza di PFAS nell'acqua potabile, principalmente in Veneto e Piemonte. È importante che le autorità locali monitorino la qualità dell'acqua e adottino misure per ridurre l'esposizione ai PFAS se necessario.
3. Ci sono PFAS nel cibo?
Sì, i PFAS possono essere presenti nel cibo, principalmente in:
Pesce e frutti di mare: Soprattutto quelli provenienti da acque dolci contaminate.
Carne e pollame: In particolare fegato e altri organi interni.
Uova: Se le galline hanno mangiato cibo contaminato da PFAS.
Frutta e verdura: Se coltivate in terreni contaminati.
L'imballaggio alimentare può anche essere una fonte di PFAS, soprattutto per cibi grassi o a lunga conservazione.
4. Ci sono PFAS nei prodotti per la casa e per la cura personale?
Sì, i PFAS possono essere presenti in una varietà di prodotti per la casa e la cura personale, tra cui:
Pentole antiaderenti: Rivestimenti che impediscono ai cibi di attaccarsi.
Impermeabili: Tessuti e calzature resistenti all'acqua.
Schiume antincendio: Per spegnere incendi con maggiore efficacia.
Flussi e lubrificanti: Impiegati in macchinari e componenti industriali.
Cosmetici: Creme, shampoo e altri prodotti per la cura personale.
Imballaggi alimentari: Per conservare più a lungo cibi e bevande.
È importante leggere attentamente le etichette dei prodotti e cercare quelli privi di PFAS o che ne specificano l'assenza.
5. Quali sono i problemi di salute associati ai PFAS?
L'esposizione ai PFAS è stata collegata a una serie di problemi di salute, tra cui:
Danni al fegato: Possono interferire con il funzionamento del fegato e aumentare il rischio di malattie epatiche.
Problemi alla tiroide: Possono alterare la funzione tiroidea e portare a ipotiroidismo.
Aumento del rischio di alcuni tipi di cancro: Studi hanno collegato l'esposizione ai PFAS ad un aumentato rischio di cancro al testicolo, ai reni, al fegato e al seno.
Alterazioni del sistema immunitario: Possono indebolire il sistema immunitario e aumentare la suscettibilità alle infezioni.
Problemi di sviluppo nei bambini: Possono influenzare la crescita, lo sviluppo neurologico e la riproduzione nei bambini.
Gli effetti dei PFAS sulla salute possono variare a seconda del livello di esposizione, della durata dell'esposizione e dell'età e della salute della persona.
6. I PFAS causano il cancro?
Cancro al fegato: Studi hanno rilevato un'associazione tra l'esposizione ai PFAS e un aumentato rischio di cancro al fegato.
Cancro al testicolo: Uno studio ha rilevato un raddoppio del rischio di cancro al testicolo nei figli di madri con alti livelli di PFAS nel sangue.
Cancro ai reni: Un altro studio ha trovato un'associazione tra l'esposizione ai PFAS e un aumentato rischio di cancro ai reni
Cancro al seno: Alcune ricerche suggeriscono un possibile legame tra PFAS e cancro al seno, ma sono necessarie ulteriori conferme.
L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato il PFOA (acido perfluorottanico) come "cancerogeno per gli esseri umani" (Gruppo 1) e il PFOS (acido perfluorosolfonico) come "possibile cancerogeno per gli esseri umani" (Gruppo 2B).
È importante sottolineare che la correlazione non implica necessariamente la causazione. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i PFAS causano effettivamente il cancro e per comprendere i meccanismi sottostanti.
7. I PFAS influenzano la fertilità o la gravidanza?
Sì, l'esposizione ai PFAS può influenzare la fertilità e la gravidanza. Studi hanno dimostrato che:
Nei maschi: I PFAS possono ridurre la qualità dello sperma e la fertilità.
Nelle donne: I PFAS possono aumentare il rischio di aborto spontaneo, parto prematuro e basso peso alla nascita.
L'esposizione ai PFAS durante la gravidanza può anche influenzare lo sviluppo del bambino, portando a problemi neurologici e immunitari.
8. I PFAS influenzano lo sviluppo infantile?
Sì, l'esposizione ai PFAS nei primi anni di vita può influenzare lo sviluppo infantile. Studi hanno dimostrato che:
Può rallentare lo sviluppo neurologico: I bambini esposti ai PFAS possono avere difficoltà di apprendimento, memoria e attenzione.
Può indebolire il sistema immunitario: I bambini esposti ai PFAS possono essere più suscettibili a infezioni e malattie.
Può influenzare la crescita: I bambini esposti ai PFAS possono avere una crescita più lenta e un peso corporeo inferiore.
È importante proteggere i bambini dall'esposizione ai PFAS, soprattutto durante i primi anni di vita quando il loro sistema immunitario e il loro sistema nervoso sono ancora in fase di sviluppo.
9. Come posso purificare l'acqua dai PFAS?
Esistono diversi sistemi di filtrazione che possono rimuovere i PFAS dall'acqua potabile. I più efficaci includono:
Filtri a carbone attivo granulari (GAC): Adatti a sistemi domestici e comunali.
Scambiatori ionici: Rimo vono i PFAS scambiandoli con altri ioni.
Osmosi inversa: Un processo che rimuove una vasta gamma di contaminanti, inclusi i PFAS.
La scelta del miglior sistema di filtrazione dipende dalla specifica situazione e dai livelli di PFAS presenti nell'acqua. È importante consultare un esperto per una valutazione e una raccomandazione personalizzata.
10. Ci sono filtri per l'acqua che rimuovono i PFAS?
Sì, come accennato nella domanda precedente, esistono filtri per l'acqua specifici per la rimozione dei PFAS. È importante scegliere un filtro certificato da enti indipendenti che garantisca l'efficacia contro i PFAS.
11. Esistono alternative ai prodotti che contengono PFAS?
Fortunatamente, per molti prodotti contenenti PFAS esistono alternative più sicure. Ad esempio:
Pentole: In acciaio inox, ghisa o ceramica.
Impermeabili: Tessuti trattati con PFC-free (privi di fluoruri) o cere naturali.
Schiume antincendio: A base di schiuma compressa o di acqua.
Cosmetici: Prodotti con ingredienti naturali e certificati "PFAS-free".
Imballaggi alimentari: Contenitori in vetro, acciaio o carta certificata.
È importante leggere attentamente le etichette dei prodotti e cercare alternative che non contengano PFAS o ne specifichino l'assenza.
Dr. Giuliano Turrina
Specialista in medicina del lavoro
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