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Fornai e panificazione: quali sono i rischi e cosa fare nella sorveglianza sanitaria

Immagine del redattore: Giuliano TurrinaGiuliano Turrina

L'attività di panificazione, pur essendo un'antica tradizione artigianale, presenta una serie di rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che richiedono un'attenta valutazione e una gestione efficace.

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Obblighi e Responsabilità

I panifici sono soggetti a rigorosi obblighi sia in materia di igiene alimentare (HACCP) che di sicurezza sul lavoro. Il datore di lavoro è responsabile della salute e sicurezza dei dipendenti, e deve attuare tutte le misure necessarie per prevenire infortuni e malattie professionali.

Rischi Generali

  • I rischi specifici variano in base alla tipologia di panificio, alla struttura dei locali, ai macchinari utilizzati e alle sostanze impiegate. È essenziale un sopralluogo per identificare i rischi specifici di ogni attività.

  • I principali possibili rischi lavorativi includono:

    • Movimentazione manuale dei carichi: Sollevamento e trasporto di sacchi di farina, impasti, telai, teglie.

    • Inalazione di polveri di farina: Particolarmente rilevante per l'insorgenza di asma professionale.

    • Microclima: Esposizione a calore e umidità eccessivi.

    • Utilizzo di macchine e attrezzature: Impastatrici, spezzatrici, forni.

  • Altri potenziali rischi includono:

    • Rischio chimico: Dovuto all'uso di sostanze pericolose, comprese quelle utilizzate per la pulizia e la sanificazione.

    • Rischio biologico: Presenza di allergeni, muffe, blatte e acari.

    • Rischio di incendio e esplosione: A causa di polveri di farina, vapori infiammabili e malfunzionamento delle apparecchiature.

    • Rischio rumore: A causa dell'utilizzo di macchinari.

    • Rischio di stress lavoro correlato.

    • Rischio da atmosfere esplosive (ATEX).

    • Rischio radon: Nei locali al piano terra o interrati.

Rischi Specifici per la Salute

  • Inalazione di Farine:

    • È il rischio più significativo nel settore della panificazione.

    • Le polveri di farina sono potenti allergeni che possono causare rinite, congiuntivite, asma bronchiale e alveolite allergica.

    • L'esposizione a farine e additivi enzimatici comporta un rischio non moderato che richiede sorveglianza sanitaria.

    • L'asma e l'alveolite da farine sono incluse nelle tabelle delle malattie professionali INAIL.

    • La concentrazione di farina nell'ambiente di lavoro deve essere monitorata.

    • L'American Conference of Governmental Industrial Hygienists (ACGIH) ha definito un limite ambientale medio ponderato TLV-TWA per la farina di frumento pari a 0.5 mg/m3.

  • Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC):

    • Il sollevamento e il trasporto di carichi pesanti come sacchi di farina, impasti e teglie possono causare lesioni dorso-lombari.

    • La mancanza di spazio, la fretta e un'inadeguata pianificazione del lavoro possono aggravare il rischio.

    • Anche se il peso effettivo dei carichi è contenuto (circa 15 kg), le posture scorrette, i movimenti ripetitivi e le torsioni del tronco possono aumentare il rischio di patologie croniche.

    • È importante utilizzare attrezzature per ridurre lo sforzo umano e fornire formazione specifica sulla movimentazione.

  • Movimenti Ripetitivi:

    • I movimenti ripetitivi durante la lavorazione degli impasti possono causare sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.

    • L'esecuzione di movimenti ripetitivi per cicli di breve durata, l'uso di forza eccessiva e posizioni forzate delle mani sono fattori di rischio.

  • Microclima:

    • L'esposizione al calore e all'umidità può causare malori e colpi di calore.

    • È fondamentale garantire una ventilazione adeguata.

  • Rumore:

    • L'esposizione al rumore è generalmente inferiore a 80 dBA, ma in alcune situazioni può superare gli 85 dBA, richiedendo quindi valutazioni specifiche.

    • Il livello di rumore deve essere valutato e monitorato, soprattutto se si utilizzano macchinari rumorosi.

  • Stress Lavoro Correlato (SLC):

    • Lo stress lavoro correlato deve essere valutato in tutte le aziende a partire dal 2010.

    • La valutazione del rischio SLC è parte integrante della valutazione dei rischi e va effettuata con il coinvolgimento di tutte le figure competenti.

  • Allergeni: Sono presenti nell'ambiente di lavoro muffe, blatte, acari delle derrate alimentari.

  • Altri rischi: Irritazioni cutanee, lesioni da taglio, ustioni.

Obblighi del Datore di Lavoro

Il datore di lavoro deve adempiere a numerosi obblighi per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori:

  • Documento di Valutazione dei Rischi (DVR):

    • Deve essere elaborato e aggiornato regolarmente, includendo rischi generali e specifici, valutazione del rischio gravidanza e minori.

    • Deve essere redatto anche con procedure standardizzate per le aziende fino a 50 dipendenti.

    • Deve includere la valutazione del rischio stress lavoro correlato.

    • Deve comprendere la valutazione del rischio biologico, chimico, incendio, esplosione e movimentazione manuale dei carichi.

    • Il documento deve includere i criteri seguiti per la valutazione, le misure di prevenzione e protezione adottate, e il programma di miglioramento nel tempo.

  • Piano di Emergenza ed Evacuazione: Deve essere elaborato, con formazione degli addetti al primo soccorso e antincendio.

  • Formazione dei Lavoratori:

    • Tutti i lavoratori devono ricevere una formazione adeguata in materia di sicurezza.

    • Corso di formazione generale e specifica di 8 ore per i commessi a rischio basso, 16 ore per i fornai a rischio alto.

    • Corso per addetti antincendio (8 ore rischio medio).

    • Corso per addetti al primo soccorso (16 ore).

    • Corso di formazione per RSPP/datore di lavoro.

    • Corso di formazione per rappresentante dei lavoratori (RLS).

    • La formazione deve avvenire in collaborazione con gli organismi paritetici.

  • Sorveglianza Sanitaria:

    • Nomina del medico competente.

    • Definizione di un protocollo sanitario basato sui rischi individuati nel DVR.

    • Visite mediche preventive e periodiche, esami specifici e tenuta del registro di idoneità alla mansione.

    • La sorveglianza deve essere almeno annuale nei primi due anni di esposizione alla farina.

    • La sorveglianza sanitaria deve essere svolta quando l'esposizione ad un agente chimico allergizzante configura un rischio non moderato.

  • Altri Documenti:

    • Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico.

    • Libretti d'uso e manutenzione dei macchinari.

    • Verbali di consegna dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

    • Schede di sicurezza delle sostanze chimiche utilizzate.

    • Registro antincendio.

    • Verbali di informazione dei lavoratori.

  • Attrezzature:

    • Cassetta di primo soccorso (grande o piccola in base al numero di addetti).

    • Estintori (numero varia in base alla grandezza dei locali).

  • DUVRI: Redigere il Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali in caso di appalti.

  • MOG/SGSL: Implementare un modello di organizzazione e gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

  • Piani di sanificazione e disinfestazione: Devono essere definiti per i locali e le attrezzature, specificando frequenza e prodotti utilizzati.

  • Procedure per la gestione delle emergenze: Devono essere definite, includendo i piani di evacuazione e le azioni da intraprendere in caso di infortunio o malore.

  • Controllo del contesto produttivo: Il datore di lavoro deve valutare i rischi nel laboratorio e realizzare un piano di autocontrollo.

Ruolo del Medico Competente nella Sorveglianza Sanitaria

Il medico competente svolge un ruolo cruciale nella tutela della salute dei lavoratori:

  • Collaborazione nella Valutazione dei Rischi: Il medico collabora con il datore di lavoro nella valutazione dei rischi, soprattutto quelli legati all'esposizione ad agenti chimici e biologici.

  • Definizione del Protocollo Sanitario: Il medico redige il protocollo sanitario in base ai rischi specifici presenti nel panificio.

  • Accertamenti Sanitari:

    • Effettua visite mediche preventive e periodiche per valutare l'idoneità alla mansione.

    • Esegue esami specifici in base ai rischi (es. test cutanei, spirometria, esami audiometrici).

    • Valuta l'anamnesi lavorativa con attenzione a malattie allergiche cutanee e respiratorie.

    • Deve effettuare uno screening per identificare soggetti a rischio, soprattutto nelle scuole di panificazione e nel primo periodo lavorativo.

  • Sorveglianza Specifica:

    • Programma un monitoraggio sanitario periodico e fornisce indicazioni di prevenzione e terapia per i soggetti sensibilizzati o allergici alla farina.

    • Deve programmare una sorveglianza periodica con cadenza non necessariamente annuale.

    • Collabora con altri specialisti, come allergologi, nel caso di soggetti con sintomi di rinite o altre malattie atopiche.

  • Informazione e Formazione: Il medico contribuisce all'informazione e formazione dei lavoratori sui rischi per la salute e sulle misure di prevenzione.

  • Lavoro notturno: Deve valutare i lavoratori che svolgono lavoro notturno.

Azioni Specifiche del Medico del Lavoro

  • Anamnesi Lavorativa Dettagliata: Raccogliere informazioni sulla storia clinica del lavoratore, con particolare attenzione a malattie allergiche, cutanee e respiratorie.

  • Test Specifici:

    • Test cutanei per allergeni inalanti e farina di grano.

    • Spirometria, test di funzionalità nasale e bronchiale.

    • Rx torace in caso di positività anamnestica o ai test cutanei.

  • Sorveglianza dei Giovani: Effettuare uno screening preventivo per i giovani allievi delle scuole di panificazione.

  • Monitoraggio Periodico: Effettuare accertamenti sanitari periodici e valutare l'idoneità alla mansione.

  • Valutazione MMC: Valutare il rischio specifico con particolare attenzione alle posture, alla frequenza e ai carichi sollevati.

  • Lavoratrici madri: Tenere conto delle tutele e divieti relativi alle lavoratrici in gravidanza.

  • Lavoratori minorenni: Fare attenzione alle mansioni a cui i minorenni non possono essere adibiti.

Misure di Prevenzione e Protezione

  • Misure Tecniche:

    • Installazione di sistemi di aspirazione per la polvere di farina.

    • Utilizzo di macchinari con sistemi di protezione e blocco automatico.

    • Adeguata ventilazione dei locali per ridurre l'esposizione al calore e all'umidità.

    • Utilizzo di attrezzature ergonomiche per ridurre lo sforzo durante la movimentazione dei carichi.

    • Scelta di materiali e sostanze meno pericolose.

  • Dispositivi di Protezione Individuale (DPI):

    • Mascherine per la protezione delle vie respiratorie.

    • Guanti per la protezione delle mani.

    • Indumenti da lavoro adeguati.

    • Calzature antinfortunistiche.

  • Misure Organizzative:

    • Organizzazione del lavoro per ridurre i tempi di esposizione ai rischi.

    • Rotazione dei compiti per evitare la ripetitività.

    • Formazione continua dei lavoratori sui rischi e sulle procedure di sicurezza.

    • Pianificazione della sanificazione e disinfestazione.

    • Controllo della qualità delle materie prime utilizzate.

    • Verifica della qualità dell'acqua utilizzata.

    • Corretta conservazione degli alimenti.

Sanificazione e Igiene Alimentare

  • Manuale HACCP: È obbligatoria la stesura di un manuale di autocontrollo HACCP completo che copra tutte le fasi del ciclo produttivo.

  • Formazione HACCP: Tutti gli addetti del panificio, indipendentemente dalla mansione, devono ricevere una formazione HACCP.

  • Analisi di Laboratorio: Effettuare analisi periodiche su alimenti, superfici e acqua per verificare l'efficacia della pulizia e la qualità dei prodotti.

  • Disinfestazione e Derattizzazione: Effettuare interventi periodici, possibilmente affidandosi ad aziende specializzate, per prevenire la presenza di infestanti.

  • Piani di sanificazione: Devono essere definiti per locali e attrezzature.


L'attività di panificazione presenta molteplici rischi che richiedono un'attenta valutazione e gestione. La collaborazione tra il datore di lavoro, il medico competente e i lavoratori è fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre. La sorveglianza sanitaria deve essere basata sui rischi specifici presenti nel panificio e deve essere costantemente aggiornata in base alle nuove conoscenze e alle modifiche del processo produttivo.



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